Come smaltire i contenitori dei prodotti chimici per la piscina
Avete approfittato delle festività pasquali per riaprire la vostra piscina? Bravi, il momento è proprio quello giusto. Cominciate, infatti, a guardare tutto l’occorrente che vi serve per affrontare la nuova stagione. Fate ordine, pulizia e mente locale sul da farsi (QUI vi diamo qualche consiglio utile). Se durante il processo, però, vi chiederete: “ma come devo smaltire i contenitori dei prodotti chimici per la piscina?” ricordate questa lettura perché vi rispondiamo noi. Che si tratti di contenitori usati o scaduti, occorre prestare particolare attenzione e cura alla questione, poiché ne va della salute e della sicurezza personale e ambientale di tutti quanti.
Qual è il modo corretto di smaltire i contenitori dei prodotti chimici della piscina?
Cloro, antialghe, regolatori di Ph sono solo alcuni dei prodotti chimici utilizzati nelle principali fasi di manutenzione dell’acqua della piscina. Ognuno di questi, però, ha un suo contenitore. Si possono riciclare? Dove si buttano? Si tratta di rifiuti speciali o meno? Queste devono essere domande fondamentali da porsi ogni volta che si ha a che fare con il loro smaltimento. Tutti i prodotti chimici hanno delle proprietà che – se mal gestite o mal conferite – possono provocare danni anche seri e quindi non si tratta di argomento da sottovalutare.
Sapete quale significato hanno i simboli delle etichette? Guardate un po’ QUI…
Se avete un avanzo di prodotto da smaltire – e questo non è scaduto – lo potete utilizzare o regalare a un amico di piscina. Se invece si tratta di materiale scaduto o deteriorato, quindi inutilizzabile, dovrete necessariamente buttarli via, facendo molta attenzione.
Da ricordare: un prodotto chimico a lungo andare, perde le sue proprietà e quindi la sua efficacia.
Il contenitore (come d’altronde lo è il contenuto stesso) di un prodotto chimico per la piscina è un rifiuto pericoloso e pertanto come tale va trattato e smaltito. Non si può assolutamente gettare nelle fogne domestiche, perché si potrebbero andare a creare delle reazioni chimiche davvero pericolose e nocive.
Vi spieghiamo cosa fare:
- Se è avanzato del prodotto all’interno del contenitore, controllate che sia ancora ben tenuto.
- Lavate il contenitore, ma fate attenzione: l’acqua che utilizzate per il risciacquo va a sua volta trattata come rifiuto speciale e pericoloso, quindi non gettatela.
- Se lo ritenete opportuno, effettuate altri risciacqui sempre trattenendo l’acqua necessaria.
- Mettete un’etichetta al nuovo contenitore con l’acqua usata per il lavaggio.
- Recatevi al più vicino centro di raccolta dei rifiuti; informatevi bene sul fatto che accetti o meno rifiuti chimici, non tutti i centri sono predisposti.
- Lascia riferito al personale del centro rifiuti, cosa contiene il contenitore, come è stato trattato e se è stato lavato oppure no.
Prestate attenzione: se avete qualche dubbio vi consigliamo di contattare direttamente i referenti locali dello smaltimento dei rifiuti della vostra zona. Sapranno indicarvi al meglio e in ogni caso specifico.
Tutti i NON da ricordare…
- … staccare l’etichetta dei contenitori.
- … buttare i prodotti chimici nello scarico di casa o comunque non trattarli come generici rifiuti indifferenziati.
- … fare un mix di prodotti chimici diversi nello stesso contenitore.
- … mettere prodotti basici o acidi troppo vicini e soprattutto non conservati e riposti nel modo giusto.
- … dimenticare mai di utilizzare gli appositi dispositivi di protezione individuale.
- … anche l’acqua della piscina – poiché clorata e trattata chimicamente – va prima declorata e poi conferita con le dovute precauzioni e disposizioni previste dal Comune di residenza.
Conferire in modo sbagliato i rifiuti chimici (e i rifiuti in generale) non solo è pericoloso per voi e per l’ambiente, ma potrebbe anche causarvi una multa salata!